giovedì 5 luglio 2007

Nuove razze giocabili per PG

Rieccoci dopo un periodo di assenza con una nuova recensione del materiale dei Downloads del 5°Clone... dopo aver gettato uno sguardo sugli oggetti magici, sulle classi e sugli incantesimi, a questo punto è arrivato il momento di proporre qualche razza interessante per le vostre campagne di D&D...

In particolare, ve ne voglio presentare due ad opera del Team di Produzione, entrambe a ML +0, ma con caratteristiche che le rendono originali, delle buone alternative alle solite razze del Manuale del Giocatore. Mi sento di consigliarle anche ai DM che vogliano creare una loro ambientazione: sono presenti anche informazioni su abitudini, divinità e quant'altro, ottime informazioni per integrare le razze in un mondo in costruzione.

Skar
di Claudio bloodydragon Bonifazi. Illustrazioni di Giovanni Ethan Bellina


Gli Skar sono una razza di uomini-topo, dalla pelle rossastra e dal temperamento selvaggio. Abitano le terre selvaggie vicino alle città con le quali conservano un legame di nascita: le loro origini si fanno risalire ad una colonia di topi che abitava una discarica di materiale infuso magicamente.

Questi ratti troppo cresciuti (qualcuno forse ricorderà il mitico Splinter... :D) sono molto agili, anche se molto avventati, e non brillano certo per intelligenza. Possiedono alcune capacità magiche minori, retaggio della loro origine, e l'abilità di emettere improvvisamente un miasma nauseabondo, capace di bloccare in preda ai conati anche i più forti di stomaco.

Tutto sommato un'ottima razza da PNG insolito, ma può essere molto interessante anche come PG, in un gruppo che non bada troppo alle apparenze...

Necris
di Gianluca Redrum Santini. Illustrazioni di Giovanni Ethan Bellina


Chiamati anche "il Popolo dei Cimiteri", sono una razza di reietti ed emarginati, perennemente preceduti da una fosca fama assolutamente immeritata: i Necris sono gli abitanti delle necropoli, figli di un Necromante che era riuscito con le sue creazioni a superare i confini della non-morte, rianimando cadaveri come esseri viventi a tutti gli effetti: non pallide ombre tormentate di ciò che erano in vita, ma qualcosa di diverso, vivo e in grado di riprodursi.

Sono silenziosi e schivi, abituati a riflettere prima di agire e la vita nella placita tranquillità dei cimiteri ha reso i loro sensi estremamente sviluppati. Il loro retaggio fa sì che siano particolarmente refrattari tanto agli incantesimi di Necromanzia, quanto ai veleni o alle condizioni di freddo estremo.

Una razza da anti-eroe, escluso ed emarginato dalla società, in perenne equilibrio tra il desiderio di essere accettati e quello di essere lasciati a "riposare" in pace...